Chi sono

la mia vita da scultore

Francesco Stefan Scultore

Il mio percorso artistico inizia nel 1972 nella fonderia artistica di mio fratello Sidelio,
dove ho ho preso parte alla realizzazione di numerose opere in bronzo e argento con il procedimento della fusione a cera persa, una tecnica utilizzata da circa 3500 anni.

In quegli anni ho collaborato con moltissimi scultori tra i quali Augusto Murer con cui abbiamo realizzato il monumento al Carabiniere a Jesolo, con Arbit Blatas i bassorilievi al Ghetto di Venezia e con Rodolfo Rollo
i portali in bronzo della chiesa di Santa Fara in Bari.

Tra il 1977 e il 1978 la mia ricerca nella scultura prendeva piede, mentre perfezionavo la mia mano e
il mio istinto frequentando un corso di disegno e anatomia tenuto dal Maestro Claudio Borsato, realizzai le prime figure umane e di cavalli in bronzo e in gesso.

Nel 1980 espongo le mie prime opere figurative in diverse mostre d’arte e collettive di scultura principalmente in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna. Entrando così sempre più in contatto con gli artisti locali ci riunimmo a Mestre nel Gruppo Veneto di Ricerca Plastica per dare il nostro contributo all’arte italiana.

Il mio studio-fonderia a cera persa apre le porte nel 1983, avvio le fusioni in bronzo e argento delle mie prime opere e su commissione opero per altri noti artisti tra cui Sam, Moretti, Angeli Costa Radovani, Boatto Antonio e Susan Luppino solo per menzionarne alcuni.

La mia ricerca artistica prende vita modellando l’argilla che diviene poi terracotta.
Dallo studio dei sassi mi sono ispirato per la realizzazione di moltissime opere. I sassi diventano figure umane, nudi, maternità e animali. 

Unendo alle mie opere forme geometriche e sperimentando il futurismo, nasce l’idea di stilizzare la figura umana tanto da farla diventare un monolite, una figura che guarda e spinge verso l’alto.

Le sculture sono principalmente dei gruppi: uomini e donne insieme durante il loro percorso di vita come ad esempio: La Piazza, L’Incontro, Amarsi, La Famiglia e Il Figliol prodigo, Il viaggio della speranza,...

Desideravo vedere le mie opere a misura umana esposte anche all’aria aperta e per questo era necessario un materiale resistente così ne ho stampate alcune in 3D ad altezza 1.80 con la resina fotopolimerica.

La mia scultura è una continua ricerca verso nuove forme e attratta dall'unione di più materiali, le mie ultime opere sono ispirate al mondo giapponese, vesto le mie figure umane con forme nuove dal tocco d’oro

Vivo la creazione di nuove opere con grandissima passione e tento di realizzarla secondo una mia personalissima visione, in cui i volumi diventano massa e la figura perde il suo significato portante.